A 105 anni di distanza

Nel 1911, fatta eccezione per l'Eritrea di cui bruciavano ancora le ferite della battaglia di Adua, il Regno d'Italia era l'unica nazione europea senza una colonia.
Il quarto governo Giolitti penso' che una situazione simile non era tollerabile per un paese con la nostra storia.
Il regno d'Italia dichiaro' guerra al decotto impero Ottomano e in breve conquisto' (nominalmente) la sua colonia.
Ora Renzi e' stato invitato al vertice di Hannover.
Ha incontrato Obama, la Merkel, Hollande e Cameron, forse dando loro "del tu" (come se ne usci' qualche anno fa un suo imbecille predecessore).
Ha bruciato le tappe rispetto al suo collega di 75 anni fa (Mussolini):
non ha dovuto aspettare qualche migliaio di morti per sedersi con onore ad un tavolo di trattative.
Vediamo se ricorda le parole che ha proninciato qualche giorno fa, quando sembrava che truppe Italiane sarebbero intervenute in Siria: non e' un videogioco!

Nel 1914 Trilussa, ardente anti-interventista, mentre la migliore gioventu' europea gia' si stava scannando lungo la Marna, scrisse questa poesia

Ninna nanna della guerra

Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe d'un impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili

Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s'ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d'una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Chè quer covo d'assassini
che c'insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.

Fa la ninna, cocco bello,
finchè dura sto macello:
fa la ninna, chè domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l'ombra d'un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!




note

Farfarello: diavolo di antica tradizione popolare: l'unico, tra quelli che compaiono nella Divina Commedia, che non sia stato inventato da Dante
Gujermone: Guglielmo 2° (1859–1941), imperatore di Prussia e Germania.
Ceccopeppe: Francesco Giuseppe 1° d'Austria, in Italia chiamato Cecco Beppe.
sovrano macellaro: probabilmente è da intendersi in senso generale, e non come allusione al re d'Italia (Vittorio Emanuele 2° di Savoia), i cui rapporti con la Chiesa all'epoca erano pessimi (era stato scomunicato insieme a tutti i membri del Parlamento italiano).
cuggini: Francesco Giuseppe e Vittorio Emanuele erano doppiamente cugini di secondo grado, avendo in comune quattro bisnonni